Mercoledì 27 maggio alle 20:45, a Colognola ai Colli, presso la Sala Civica Frassanito (Piazza del Donatore, San Zeno di Colognola) il comitato “Colognola Eretica” organizza un incontro con Mattia Da Re, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani e candidato al Consiglio Regionale con la lista “L'Altro Veneto. Ora Possiamo”.
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lunedì 25 maggio 2015
mercoledì 20 maggio 2015
"Se mi conosci, mi rispetti". Campagna per il riconoscimento delle minoranze rom e sinti
La tutela delle minoranze è da sempre considerata un pilastro fondante delle democrazie, tuttavia quando si parla di rom e sinti questo principio sembra non valere. Per la stragrande maggioranza dei politici gli “zingari” sono un “problema” da risolvere e le fantasiose soluzioni (finali?!) ottimi spot da giocarsi in campagna elettorale. Che poi siano solo luoghi comuni non importa, quello che conta è fare bottino di voti facendo leva sulle paure della gente. Naturalmente pure i vergognosi media di regime non si fanno scrupoli e, visto che “lo zingaro cattivo” fa sempre notizia, continuano a vendere un'immagine distorta di rom e sinti, alimentando il pregiudizio e di conseguenza la discriminazione e la violenza nei confronti di una minoranza che, al contrario, dovrebbe essere tutelata.
Da un mese è partita in tutta Italia la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Se mi conosci, mi rispetti”, per il riconoscimento delle minoranze rom e sinti. Presto sarà possibile sottoscrivere la proposta anche negli uffici di molti comuni del Veneto.
In attesa che la proposta di legge ottenga le 50.000 firme necessarie e arrivi in Parlamento, una battaglia così importante deve essere combattuta su ogni fronte possibile e, in controtendenza rispetto al populismo dominante, la lista “L'Altro Veneto. Ora Possiamo!”, avendo a cuore il superamento di ogni discriminazione e la promozione dei diritti, ha inserito nel suo programma l'impegno a favore del riconoscimento e la tutela delle minoranze rom e sinti.
Alla base del pregiudizio c'è sempre l'ignoranza e, proprio per questo, da pochi giorni l'associazione Radicali Roma e l'associazione “è possibile” hanno pubblicato uno straordinario opuscolo che smaschera, dati alla mano, tutte le falsità che i “Salvini” di turno gridano a reti unificate.
Poche pagine (scaricabili QUI) che tutti dovremmo prenderci la briga di leggere con attenzione e diffondere il più possibile!
Da un mese è partita in tutta Italia la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Se mi conosci, mi rispetti”, per il riconoscimento delle minoranze rom e sinti. Presto sarà possibile sottoscrivere la proposta anche negli uffici di molti comuni del Veneto.
In attesa che la proposta di legge ottenga le 50.000 firme necessarie e arrivi in Parlamento, una battaglia così importante deve essere combattuta su ogni fronte possibile e, in controtendenza rispetto al populismo dominante, la lista “L'Altro Veneto. Ora Possiamo!”, avendo a cuore il superamento di ogni discriminazione e la promozione dei diritti, ha inserito nel suo programma l'impegno a favore del riconoscimento e la tutela delle minoranze rom e sinti.
Alla base del pregiudizio c'è sempre l'ignoranza e, proprio per questo, da pochi giorni l'associazione Radicali Roma e l'associazione “è possibile” hanno pubblicato uno straordinario opuscolo che smaschera, dati alla mano, tutte le falsità che i “Salvini” di turno gridano a reti unificate.
Poche pagine (scaricabili QUI) che tutti dovremmo prenderci la briga di leggere con attenzione e diffondere il più possibile!
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venerdì 15 maggio 2015
COME OUT. Piattaforma di impegno LGBTI per i candidati alle Elezioni Regionali 2015
Ieri ho sottoscritto con piacere la piattaforma di "impegni a favore di un concetto inclusivo di famiglia e di lotta contro le discriminazioni verso le persone LGBTI" per i candidati alle Elezioni Regionali Veneto 2015.
Considero gli 8 punti della piattaforma "COME OUT" irrinunciabili per chiunque si batta per la difesa dei diritti civili e delle libertà individuali, per superare ogni forma di pregiudizio e discriminazione.
IMPEGNI:
https://twitter.com/FAI_IL_VENETO
https://www.facebook.com/A.fare.il.Veneto.CominciaTU
Considero gli 8 punti della piattaforma "COME OUT" irrinunciabili per chiunque si batta per la difesa dei diritti civili e delle libertà individuali, per superare ogni forma di pregiudizio e discriminazione.
IMPEGNI:
1. Adottare una tabella di marcia per la parità delle persone LGBTI in Regione Veneto. Dotare la Regione di un piano d'azione globale per l'uguaglianza e far sì che utilizzi a questo scopo i suoi pieni poteri in modo efficace e coerente.
2. Dare piena attuazione alla mozione regionale anti-discriminazione e potenziare l’azione con una legge regionale contro le discriminazioni di genere o basate sull’orientamento sessuale. Potenziare e dare piena attuazione alla mozione regionale n°4 “Mozione per la Prevenzione e la Lotta ad Ogni Forma di Discriminazione Legata all’Orientamento Sessuale e Identità di Genere”, approvata all’unanimità nel 2012 dalla Regione Veneto. Adoperarsi attivamente attraverso programmi di finanziamento regionale che consentano azioni efficaci a rendere l'uguaglianza una realtà in Veneto.
3. Adesione della Regione alla rete RE.A.DY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere). Promuovere inoltre l'adesioni di tutte le amministrazioni pubbliche di ogni livello e grado del Veneto.
4. Combattere la violenza di origine omofobica e transfobica. Creare un coordinamento delle esperienze locali dei centri anti violenza e delle associazioni LGBTI; promuovere campagne di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado; istituire un Osservatorio regionale sugli eventi di omo-transfobia e bullismo. Promuovere la formazione del personale regionale a tutti i suoi livelli, al fine di creare all’interno innanzitutto delle istituzioni una cultura di conoscenza, accoglienza, e supporto professionali.
5. Abrogazione della mozione n. 270, approvata dal Consiglio della Regione Veneto nell’ottobre 2014, che istituisce la “Festa della Famiglia Naturale, fondata sull’unione fra uomo e donna”, che di fatto istituzionalizza la discriminazione verso tutte le altre forme di famiglia, e insegna la discriminazione nelle scuole.
6. Promuovere una definizione inclusiva del concetto di famiglia nelle politiche Regionali. Garantire che le iniziative legislative, politiche, sociali e culturali della Regione siano inclusive rispetto alle famiglie LGBTI, promuovendo il rispetto e il riconoscimento in maniera paritaria e coerente dei diritti di tutte le famiglie. Combattere ogni discriminazione verso i figli nati e/o cresciuti all'interno delle famiglie arcobaleno.
7. Potenziare le misure di sostegno alla transizione di genere e all'assistenza alle persone transessuali. Formare personale all'interno dei consultori per istituire degli sportelli di aiuto e sostegno psicologico, burocratico e legale ai soggetti in transizione. Introdurre, inoltre, azioni mirate a rimuovere gli ostacoli nell'accesso al mondo del lavoro per le persone transessuali e in transizione.
8. Sostenere un'efficace promozione della salute sessuale e di lotta contro le IST. Investire risorse in programmi per la prevenzione e la cura delle IST (infezioni sessualmente trasmissibili) con strategie mirate, in collaborazione con le associazioni territoriali che già si occupano di questi temi. Promuovere un piano regionale di educazione all'affettività/sessualità, con riferimento ai diversi orientamenti sessuali, per l'età preadolescenziale ed adolescenziale.
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