venerdì 22 maggio 2015

Riconoscimento delle minoranze Rom e Sinti. Lettera aperta a Flavio Tosi


Gentile Flavio Tosi,

le rubo qualche minuto per sottoporle una questione che è molto discussa in questi giorni di campagna elettorale e che ritengo particolarmente importante.

In passato Bossi la accusava di aver portato “i fascisti nella Lega”, oggi è stato allontanato da una Lega Nord sempre più vicina all'estrema destra europea, con un Salvini che ogni giorno, a reti unificate, spara raffiche di dichiarazioni marcatamente razziste – non molto diverse da quelle che qualche anno fa le sono costate una condanna per «propaganda di idee fondate sulladiscriminazione e l' odio razziale» nei confronti degli zingari.

Il percorso politico e personale che l'ha portata a immaginare un centrodestra moderno, moderato e liberale, sembra non essere particolarmente apprezzato in un Veneto che, stando ai sondaggi, sposa in pieno la “linea dura” di Luca Zaia, nonostante sia sotto gli occhi di tutti quanto le sparate leghiste non diano risposte concrete e altro non siano che spot elettorali che fanno leva sulle paure della gente

Non è un caso se la Lega sta incentrando la propria azione politica su dichiarazioni ad effetto, offrendo una visione distorta di quei fenomeni politico-sociali (immigrazione, povertà, marginalità, campi nomadi, rom) che, trasformanti in “emergenza”, alimentano i pregiudizi e la sensazione di insicurezza. Il tutto al fine di poter poi rivendere agli elettori rassicuranti e facili soluzioni.

Il fatto è che raramente esistono soluzioni semplici a problemi complessi e, proprio perché la complessità è la peculiarità della realtà che viviamo, chi si assume il compito di amministrare e governare non deve farsi tentare dalla demagogia, deve avere il coraggio di avanzare proposte che possono risultare difficili da digerire per una popolazione bombardata da messaggi populisti.

Proprio per questo le chiedo di unirsi a me e alle tante altre persone impegnate in una battaglia tanto impopolare quando fondamentale: le chiedo di farsi promotore a Verona e in Veneto della proposta di legge di iniziativa popolare “Se mi conosci, mi rispetti”, per il riconoscimento delle minoranze Rom e Sinti. Una proposta di puro “buon senso”, che prevede, tra le altre cose, il superamento della politica ghettizzante dei campi nomadi e l'impegno a “favorire la partecipazione attiva e propositiva  di Rom e Sinti alla vita sociale, culturale e politica del Paese”, perché solo attraverso la partecipazione si creano le condizioni una integrazione non forzata, nel rispetto delle differenze.

In attesa di un suo positivo (e coraggioso!) riscontro, le auguro buon lavoro e buona campagna elettorale.

Mattia Da Re
Comitato Nazionale di Radicali Italiani
Candidato al Consiglio Regionale per L'Altro Veneto. Ora Possiamo!

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