venerdì 15 maggio 2015

COME OUT. Piattaforma di impegno LGBTI per i candidati alle Elezioni Regionali 2015

Ieri ho sottoscritto con piacere la piattaforma di "impegni a favore di un concetto inclusivo di famiglia e di lotta contro le discriminazioni verso le persone LGBTI" per i candidati alle Elezioni Regionali Veneto 2015.

Considero gli 8 punti della piattaforma "COME OUT" irrinunciabili per chiunque si batta per la difesa dei diritti civili e delle libertà individuali, per superare ogni forma di pregiudizio e discriminazione.


IMPEGNI:
1. Adottare una tabella di marcia per la parità delle persone LGBTI in Regione Veneto. Dotare la Regione di un piano d'azione globale per l'uguaglianza e far sì che utilizzi a questo scopo i suoi pieni poteri in modo efficace e coerente.
2. Dare piena attuazione alla mozione regionale anti-discriminazione e potenziare l’azione con una legge regionale contro le discriminazioni di genere o basate sull’orientamento sessuale. Potenziare e dare piena attuazione alla mozione regionale n°4 “Mozione per la Prevenzione e la Lotta ad Ogni Forma di Discriminazione Legata all’Orientamento Sessuale e Identità di Genere”, approvata all’unanimità nel 2012 dalla Regione Veneto. Adoperarsi attivamente attraverso programmi di finanziamento regionale che consentano azioni efficaci a rendere l'uguaglianza una realtà in Veneto.
3. Adesione della Regione alla rete RE.A.DY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere). Promuovere inoltre l'adesioni di tutte le amministrazioni pubbliche di ogni livello e grado del Veneto.
4. Combattere la violenza di origine omofobica e transfobica. Creare un coordinamento delle esperienze locali dei centri anti violenza e delle associazioni LGBTI; promuovere campagne di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado; istituire un Osservatorio regionale sugli eventi di omo-transfobia e bullismo. Promuovere la formazione del personale regionale a tutti i suoi livelli, al fine di creare all’interno innanzitutto delle istituzioni una cultura di conoscenza, accoglienza, e supporto professionali.
5. Abrogazione della mozione n. 270, approvata dal Consiglio della Regione Veneto nell’ottobre 2014, che istituisce la “Festa della Famiglia Naturale, fondata sull’unione fra uomo e donna”, che di fatto istituzionalizza la discriminazione verso tutte le altre forme di famiglia, e insegna la discriminazione nelle scuole.
6. Promuovere una definizione inclusiva del concetto di famiglia nelle politiche Regionali. Garantire che le iniziative legislative, politiche, sociali e culturali della Regione siano inclusive rispetto alle famiglie LGBTI, promuovendo il rispetto e il riconoscimento in maniera paritaria e coerente dei diritti di tutte le famiglie. Combattere ogni discriminazione verso i figli nati e/o cresciuti all'interno delle famiglie arcobaleno.
7. Potenziare le misure di sostegno alla transizione di genere e all'assistenza alle persone transessuali. Formare personale all'interno dei consultori per istituire degli sportelli di aiuto e sostegno psicologico, burocratico e legale ai soggetti in transizione. Introdurre, inoltre, azioni mirate a rimuovere gli ostacoli nell'accesso al mondo del lavoro per le persone transessuali e in transizione.
8. Sostenere un'efficace promozione della salute sessuale e di lotta contro le IST. Investire risorse in programmi per la prevenzione e la cura delle IST (infezioni sessualmente trasmissibili) con strategie mirate, in collaborazione con le associazioni territoriali che già si occupano di questi temi. Promuovere un piano regionale di educazione all'affettività/sessualità, con riferimento ai diversi orientamenti sessuali, per l'età preadolescenziale ed adolescenziale.

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